Ricevimento
presso
…e qui, nel 1543, il Magnifico Sultano Solimano II, fiero per la conquista ma vinto da tanta incomparabile bellezza, ordinò fosse innalzato lo splendido palazzo.
E, a suggellare tale incanto, dettò egli stesso principi e regole per la costruzione e l’arredo di una simile meraviglia, imponendo fosse fedele rappresentazione, nei colori e nei profumi, di quella “Divina Costiera”.
E, quindi, parlò:
“Che l’azzurro dei lapislazzuli di ogni singolo intarsio abbia il colore profondo dell’onda del mare; che cento raggi di sole siano rubati alla luce del cielo e incastonati, come filamenti d’oro, ad ogni singola agenima, che da ciascun fiore lucente rappresentato a mosaico si diffonda il profumo dei verdi giardini coltivati a terrazzo, e che, infine, le bianche torri merlate, a strapiombo sul mare, abbiano solide fondamenta ancorate allo scoglio e sommità a sfiorare il cielo, e tutto sia per sempre….”
Poi il tempo vinse sulle cose e tutto tornò all’origine. Il Palazzo fu perso ma non la sua storia.
Ma a distanza di tempo, tutto accadde di nuovo.
Le pagine del libro raccontarono l’antica storia e tutto, per incanto, tonò a riappartenere a quel luogo.
Tutto riprese l’antico splendore di forme e colori: tornarono le geometrie policrome di quegli arabeschi, tornò l’incastro perfetto di gemma tra gemme e le alte candide torri di quel tempo che fu.
Tornò, quindi, il Palazzo di Amalfi che oggi è…
…Il Saraceno…
Per maggiori informazioni: www.saraceno.it